Home > Blog, Federica, L.O.V.E., Link, Rassegna stampa, Ricette, Video, Yoga, foto, gossip, oggetti smarriti, viaggi > Piccole soddisfazioni di una massaia

Piccole soddisfazioni di una massaia

25 maggio 2011

Lo sapevo che prima o poi l’avrei fatto e con la testardaggine di un mulo che ha deciso di non uscire dalla stalla, alla fine, mi sono regalata quella che ai miei occhi è più prezioso di un Trilogy di  Tiffany o di una Tiara Halo: la macchina per autoprodurre il latte di soia.
Il primo che ride lo mando dalla Preside!
Ci stavo dietro da 2 anni, rosicando perchè in Italia, l’unica marca esistente è la Vegan Star al modico prezzo di circa 200 euri… mentre in paesi più civili quali gli Stati Uniti e la Germania la trovi anche a 60 dollari con 4 lame, i sistemi di raffreddamento dello Shuttle  e che, se glielo chiedi gentilmente ti fa anche la ceretta, (salvo poi dover accendere un mutuo per le spese doganali…)
Per un pò mi ero arresa dicendomi, ma che me ne faccio in fondo, quando un litro di latte di soia mi costa meno di 2 euro, sì però poi il tofu…. e mi ero quasi arresa, finchè la parte ambientalista e casalinga di me è insorta in un impeto di orgoglio al grido di “Esticazzi” (per i cultori di Boris) è come comprarsi una mucca, ma con molto meno impiccio, quella macchina  deve essere mia!”
Così mi sono imbarcata in una ricerca degna del Santo Graal fra Ebay e siti che non esistono più da tempo immemore, finchè stavo per cedere al fascino dell’ incauto acquisto di una macchina cinese con libretto di istruzioni in mandarino che avrei dovuto far tradurre dai ragazzi di seconda generazione del Ristocina sotto casa che con ogni probabilità mi avrebbero risposto: ” A signò ecchenesò, lo devi da chiedere amminonna!”
Ebbene, gira che ti rigira cado su un sito manco a dirlo vegan di una ragazza carinissima il cui nom de plume è Erbaviola (non usavo nom de plume dal 78 adooooro!” che cercava acquirenti per una macchina per latte di soia di un’amica causa inutlilizzo a un prezzo accessibilissimo.
Nel giro di un giorno io e la sua amica eravamo migliori amiche e ci mandavamo già le foto dei rispettivi nipoti.
Quando la macchina è arrivata, il mio cuore è scoppiato di gioia e l’ho abbracciata come se mi fosse stato recapitato Patrick Dempsey.
Da quel giorno  il sabato sera metto a bagno un misero etto di soia gialla e la domenica mi autoproduco latte e tofu  senza conservanti e con il sapore dell’ Home made.
Mi sono cimentata anche nel tofu ai sapori del Bosco (pomodori secchi, scalogno, aglio, capperi, pinoli, olive, timo, basilico, prezzemolo e alghe) e anche se ci ho messo una mattinata intera non potete capire la soddisfazione.
Questo per l’angolo della scrittrice- casalinga ( o della casalinga - scrittrice in onore dei miei detrattori!), mentre per l’angolo della frustrazione vi racconterò la storia intitolata “quando una banca on line riesce a farti girare i coglioni e nemmeno puoi prendertela fisicamente con qualcuno”.
Scena 1 interno giorno.
Forse è il caso di cambiare il PIN per autorizzare le operazioni dato che è lo stesso da 5 anni e questo contravviene ad ogni regola della sicurezza.
Vado sul sito, seguo pedissequamente le istruzioni, e leggo: inserire il vecchio PIN.
Fatto.
Inserire il nuovo PIN di 8 lettere
Fatto.
Confermare il nuovo PIN di 8 lettere.
Fatto.
E anzichè ricevere un messaggio di conferma mi ritrovo alla home page “effettua il log in”
Annamobbene, che ho fatto allora fino ad adesso?
Riprovo e si ripete la stessa storia alchè non mi resta che chiamare il numero verde (che è verde solo da telefono fisso….) e dopo aver fatto lo slalom fra digitiunodigitiduedigititre finalmente mi risponde un tizio dal nome di fantasia Lorenzo (che potrebbe essere anche il suo nome tanto non lo conoscete!) con un’aria talmente scoglionata  che stavo per chiedergli “come posso aiutarla”.
Le ipotesi che mi si sono affacciate al cervello erano:
1) Si è appena svegliato (ore 11.57)
2) E’ appena stato lasciato
3) Un mix dei due, ma sopratutto gli fa schifo sto lavoro.
Che sinceramente…c’è di peggio.
Gli spiego la situazione e lui dà per scontato che io sia una cretina che non sa usare il computer e che comunque ha fatto una cazzata e in tutto questo si impunta sul fatto che non è possibile che il mio vecchio PIN sia di 5 cifre perchè DEVE essere di 8.
Le garantisco che è di 5 l’ho usato un minuto fa e lo so, forse i nuovi devono essere di 8, ma il mio problema è che non ho ricevuto messaggio di conferma per cui non so se il mio PIN sia cambiato  o meno.
Granitico il microcefalo risponde:
” il PIN è di 8 cifre lei si sbaglia con il PIN del bancomat”
Respiro e immagino la scena di me che lo prendo a calci girati (quelli di Van Damme) e poi gli chiedo gentilissimamente : perchè, perchè sei così? che ti ho fatto?
“Che c’entra il bancomat le sto parlando del PIN per le operazioni, il mio è sempre stato di 5 cifre e…”
“Sì vabbè le passo l’ufficio codici”
C’è un ufficio codici….
Vi immaginate che la scena a questo punto sia stata diversa no?
Che ci fosse gente assunta da un periodo più lungo da quello in cui ho aperto il conto ebbene no, altro tizio che mi voleva far capire che aveva di meglio da fare che rispodere alla mia telefonata (ma cosa  se stai nell’ufficio codici e la  banca per cui lavori non esiste fisicamente CAZZOOOOO!).
Stessa pantomima ma con tono del maestrino col tono scazzato che spiega a un ritardato mentale che di sicuro ha sbagliato qualcosa.
“Lei sta parlando della password web”
“No, quella l’ho cambiata perfettamente, sto parlando del PIN”
“Ha provato a uscire e rientrare?”
“Di casa e fingere che questa conversazione non sia mai esistita? Adesso lo faccio”
“Chiuuuuda la pagina, la riaaaapra e digiti vuvvuvvu….”
Dio che nervi e non potevo fare assolutamente nulla a parte riattaccare.
“Facciamo che la richiamo appena ho fatto, non vorrei rubarle minuti preziosi di lavoro”
“No, siamo qui per questo…”
Ma vaff…..

Condividi questo articolo:
  • Digg
  • Sphinn
  • del.icio.us
  • Facebook
  • Mixx
  • Google
  • E-mail this story to a friend!
  • Live
  • Technorati

Federica Blog, Federica, L.O.V.E., Link, Rassegna stampa, Ricette, Video, Yoga, foto, gossip, oggetti smarriti, viaggi

  1. Fefè
    25 maggio 2011 a 13:55 | #1

    …e come è andata a finire???? Risolto? E’ tanto comoda la banca online, ma è come con le assicurazioni, se non ho una persona di fiducia a cui chiedere ogni cretinata, non posso farcela, infatti - nonostante lo scetticismo iniziale - ho scelto una nota banca senza sportello con un cosiddetto “family banker” dedicato (che poi è anche mio fratello, così io posso chiedergli qualsiasi cosa senza imbarazzo e lui altrettanto senza remore mi manda a cagare quando non capisco!). Ahahahah, altro che “Chiuuuuda la pagina, la riaaaapra e digiti vuvvuvvu….”!

    Sono curiosa, il tofu viene buono fatto con la macchina? Queste sì che son soddisfazioni, io ti capisco benissimo ;-) Ah, a proposito: Carlo ha detto che la mia maionese era buona come un budino alla vaniglia, se l’è mangiata dopo cena sul pane… dove ho sbagliato?!? Giuro che il latte di soia era quello normale!

  2. Marianna
    25 maggio 2011 a 15:02 | #2

    ahhh be pensavo che solo io avessi mai potuto litigare con l’operatore numero 450mila delle Poste Italiane, gli ne ho staccate 4 come si deve l’ho fatto piccolo piccolo e poi mi sono fatta passare il responsabile! ahahah quanno ce vo’ ce vo’ E SU!
    p.s. Quando parli Vegan, penso sempre a Monica, e al suo ritorno a new york, troppo bella la trilogia!

  3. 25 maggio 2011 a 15:49 | #3

    Lasciamo stare il discorso banche online!!! Ti fanno venire i nervi! Sia i siti internet che gli operatori!! Comunque mi hai fatto morire dalle risate come al solito!
    ps: auguroni per il nuovo acquisto!!!!

  4. Marika
    26 maggio 2011 a 14:17 | #4

    Quanto devo rimanere dal Presideeeeeeeeeee???!!!
    Loviùùùùùùùùùùùùùùùù…

  5. 27 maggio 2011 a 12:02 | #5

    La mia banca è differente… sta minchia!
    Temo che la strafottenza degli operatori di TUTTI i call center sia una cosa degna di un nuovo libro: “101 modi per mandare a fancù gli operatori telefonici”.
    L’assurdo è che sono per la maggior parte rincretiniti, probabilmente da quei discorsi motivazionali con la quale li hanno assunti, e ti propinano risposte così in contrasto con la tua domanda che ti verrebbe voglia di suicidarti per protesta inghiottendo la cornetta intera, ancora in piena conversazione. Che poi vagli tu a spiegare che il tuo quesito è semplice ed altrettanto semplice dovrebbe essere la risposta. E l’attenda in linea, con il noioso ritornello della hit del momento che ti martella nelle orecchie, ne vogliamo parlare?

    Sicché consiglieresti l’incauto acquisto? Io vivo nel timore di perdere interesse nell’attrezzo dopo un paio di settimane (facciamo anche un paio di giorni) per poi pentirmi amaramente di aver speso SUDATI (il maiuscolo è d’obbligo) soldi per qualcosa che finirà presto nel cimitero degli elettrodomestici a far compagnia ai predecessori…
    Mah!

  6. Catefiè
    27 maggio 2011 a 20:36 | #6

    Visto che per un anno son stata la pirla dall’altra parte del telefono, con le cuffie in testa, il microfono da telecronista e che parla guardando un computer a circa 22 persone al giorno, non avete idea dei celebrolesi che telefonano, tanto che quando ti capita una persona che ha un QI nella media, pensi sia un’allucinazione della stanchezza e continui a trattarla come la celebrolesa precedente!
    Ma questo non li giustifica a essere sgarbati e strafottenti!!!!
    Detto ciò… MARIKAAAAAAAA, tienimi il posto della sedia accanto dalla Preside!!!!!!

  7. Catefiè
    28 maggio 2011 a 3:16 | #7

    e rileggendo a mente appannata dall’alcool mi rendo conto di aver scritto 22 invece di 200… speriamo non sia niente!!!!!!

  8. Regina
    28 maggio 2011 a 14:26 | #8

    Prima di mettersi in comunicazione con i call center bisognerebbe bere, ma bere tanto!! io non li soppoto, poverini forse non è proprio colpa loro,forse, ma certi sono veramente delle palle al piede!
    Come funziona la macchinetta? io prima di leggere questo post non sapevo nemmeno della sua esistenza. Quante cose che si imparano!!

    p.s.
    Per caso conoscete rimedi contro l’ansia che non siano alcol e cibo? :)

  9. Cinziella
    28 maggio 2011 a 22:40 | #9

    L’avete mai letto “Il mondo deve sapere quant’è schifa la vita in un call center” di Michela Murgia? ve lo consiglio, c’è da sbellicarsi.

  10. manuela retali
    31 maggio 2011 a 20:28 | #10

    Ciao Federica, io nel call center purtroppo ci lavoro da quasi 11 anni, pensa che masochista!il fatto è che poi vedi il contratto e ti pianti lì per sempre, però sono gentile, giuro! tanto, in fondo in fondo, non m’importa granchè dato che anch’io, come te, sono una scrittrice, o almeno ci provo. Se mi paragonassi con te sarei un tantino presuntuosa perchè il tuo talento e la tua ironia sono assolutamente straordinari, però abbiamo in comune l’amore per New York, per il gossip, un passato da ballerina e un blog, mica è poco, giusto? ti faccio tanti complimenti e ti auguro una fantastica carriera!!!

  11. 25 giugno 2011 a 22:10 | #11

    That’s not just logic. That’s really sesnilbe.

  12. 26 giugno 2011 a 10:37 | #12

    gTMNER brokovxtaqmy

  13. 27 giugno 2011 a 11:08 | #13

    P0NSrm , [url=http://jakpygiruqjl.com/]jakpygiruqjl[/url], [link=http://mzqmmbmrczsf.com/]mzqmmbmrczsf[/link], http://sjujnowvpouk.com/

  14. 27 giugno 2011 a 18:40 | #14

    RPrPXm qgtyaowfqrlt

  15. 29 giugno 2011 a 11:30 | #15

    k2PMfV , [url=http://fdbxfwabbnos.com/]fdbxfwabbnos[/url], [link=http://azkgywsuqocw.com/]azkgywsuqocw[/link], http://jpqiucbupiyl.com/

I commenti sono chiusi.