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Non ci dormiremo la notte…

Plastic Bertrand: «Ora confesso
Quelle hit non le cantavo io»

Il cantante francese rivela: «Questa cosa mi perseguiterà fino alla fine dei miei giorni»

Il caso Famoso negli anni ‘70, la voce era di Lou Deprijck

Plastic Bertrand: «Ora confesso
Quelle hit non le cantavo io»

Il cantante francese rivela: «Questa cosa mi perseguiterà fino alla fine dei miei giorni»

MILANO - Plastic Bertrand, star della musica pop anni ‘70-’80, 20 milioni di dischi venduti nel mondo, ha confessato che non era sua la voce in «Ça plane pour moi», il suo primo successo datato 1977.

«È vero, quella non era la mia voce. Questa cosa mi perseguiterà fino alla fine dei miei giorni, ma allora dobbiamo anche dire che è stata tutta una montatura di Lou Deprijck», ha ammesso Bertrand, vero nome Roger Jouret, al quotidiano belga Le Soir tirando in ballo il produttore che lo scoprì.
«Mi aveva chiesto di non cantare in cambio dello 0,5% dei diritti. Mi aveva promesso che poi sarebbe stata pubblicata anche la mia versione, ma questo non è mai accaduto», ha aggiunto il 56enne che annuncia una causa contro l’ex amico per diffamazione.

Non si tratterebbe solo di una canzone, però. Ma dei primi quattro album del cantante belga: «Sono io la vittima. Volevo cantare, ma lui mi impediva di entrare in studio». La voce girava da anni, ma a stabilire la verità è stato un tribunale. La casa discografica AMC, proprietaria della registrazione originale di «Ça plane pour moi», aveva denunciato Deprijck, accusandolo di aver usato le incisioni originali per una cover pubblicata su un disco del 2006. Un perito ha stabilito che le registrazioni erano diverse, aggiungendo che il timbro vocale e l’accento erano della stessa persona. «Non ne voglio a Plastic - ha detto Deprijck -: lui ha fatto il suo lavoro, era lui in scena, era lui a gesticolare. Ma la sua voce non ha nulla a che vedere con la mia».

All’epoca Bertrand era stato preferito dalla casa discografica per il suo atteggiamento sul palco e il suo look ossigenato da pioniere del punk. Molto più appetibile per un pubblico giovane dei baffoni del collega.

Bertrand divenne un mito. Anni dopo persino Joe Strummer ne riconobbe il valore: «Plastic Bertrand, chiunque fosse, aveva messo in tre minuti qualcosa che faceva ballare anche uno in coma. Non si poteva nemmeno nominare Plastic Bertrand ai puristi del punk, ma questo disco è stato molto meglio di tanti album cosiddetti punk», disse il cantante e leader dei Clash.
Tra il 1982 e il 1985 Bertrand ha vissuto a Milano. In quegli anni divenne protagonista di un fotoromanzo, piazzò in classifica due tormentoni come «Hula hoop» e «Ping Pong» e andò come ospite al Festival di Sanremo nell’edizione del 1982.


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Non è il primo caso del genere nella storia della musica. Nel caso dei Milli Vanilli, una volta scoperta la frode venne revocato il Grammy vinto da Fab Morvan e Rob Pilat

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Federica gossip

  1. Nino
    29 luglio 2010 a 11:07 | #1

    Noooooooooooooo…. adesso dovrò confessare anch’io che è mia la voce della rana Kermit, oppure questa cosa mi perseguiterà fino alla fine dei miei giorni! (o anche più, con il culo che mi ritrovo!)
    Nino (con la voce della rana Kermit)

  2. Fefè
    29 luglio 2010 a 12:44 | #2

    Ma dai!!!! Però è vero, fa venire voglia di ballare… ancora adesso!!!!
    Ahahahahahahahah!!!!

    Nino Kermit, ti adoro!

  3. Smemo*
    29 luglio 2010 a 14:37 | #3

    Io non so chi sia.
    Quanto mi devo vergognare da 1 a 10?

  4. Bosco
    29 luglio 2010 a 14:38 | #4

    @Smemo 11

  5. paolaCH
    29 luglio 2010 a 15:35 | #5

    smemo, consolati, non l’ho mai sentito nemmeno io, e son ben + vecchia di te…
    strano xchè adoravo gente sconosciuta tipo glenn medeiros… mah…
    xò i milli vanilli me li ricordo bene!!

  6. Fefè
    29 luglio 2010 a 16:03 | #6

    @ Smemo: sbarbata!!!! :-D Eccoti qua la mia preferita quand’ero piccola…
    http://www.youtube.com/watch?v=AHA1iwEuSKs

    e un pezzo incredibilmente punk…
    http://www.youtube.com/watch?v=bVDfmn_TMkI

    Baci baci

  7. Bosco
    29 luglio 2010 a 16:03 | #7

    @Paolè Plastic cantava nel primo pleistocene altro che Milli

  8. Annalisa
    29 luglio 2010 a 16:06 | #8

    ragazze,siete un pò troppo giovani eheh! cmq ricordo Hula Hoop ……………i cantanti francesi mi danno quasi tutti di idioti,no so…..cmq la vera frode fu quella dei Milli Vanilli , uno poì mori d’infato in corcostanza misteriose GIRL YOU KNOW IT’S TRUE …UH UH UH IL VOE YOUUU!!
    :-)

  9. Fefè
    29 luglio 2010 a 16:12 | #9

    E visto che qui diluvia di brutto: BLAME IT ON THE RAIN!!!! (Milli forever!)

  10. paolaCH
    30 luglio 2010 a 8:05 | #10

    ragazze, ieri sera ho canticchiato milli vanilli tutta la sera…mia bell!
    comunque che bei ricordi i tempi dove c’erano quei programmi musicali su sky channel coi video clip di debby gibson, tiffany, milli vanilli (appunto), glenn medeiros, kim wilde, una giovanissima kylie minogue in testa alle classifiche con “I should be so lucky” ecceccecc…

  11. 30 luglio 2010 a 10:00 | #11

    Era Kylie Minogue a cantare “I should be so lucky”? ma dai!

  12. paolaCH
    30 luglio 2010 a 10:54 | #12

    @cinziella: siiiii, avevo tutte le musicassette!

  13. Fefè
    30 luglio 2010 a 17:41 | #13

    E Locomotion?? Aaaaaaaaaaaah!!!

  14. cris
    14 agosto 2010 a 23:54 | #14

    il mio primo amore…
    a quanto pare finto peggio di quelli che seguirono negli anni

  15. 15 agosto 2010 a 9:22 | #15

    E io allora? Che ho sia “Hula Hop” che “Ping Pong” nel mio Ipod che so’? L’ultimo dinosauro sulla terra? :-D
    Che il buon Plastic non se la prenda … d’altronde con un nome così non poteva che essere un fake! Però le canzoncine, pur essendo prodotte a tavolino, hanno fatto balucchiare qualcuno all’epoca che fu … o no?

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