federica | 25. Marzo 2007 @ 13:17
Ieri sono stata dal mio medico, che vedo una volta l'anno perchè mi costa più di un mutuo, che ha la peculiaritò di "vederti dentro"con una strana macchina che ti scannerizza da capo a piedi e ti dice che c'hai .
Siccome mi sento come mi fossero passati sopra tutti gli animali dell'era glaciale 2,mentre scappano dal disgelo,ho pensato che fosse il caso di sentirlo un attimo.
Ha detto che ho il collo la mascella e tutta la schiena tesi come in un pezzo unico e ha ipotizzato "non farai mica troppo yoga?"
Tornando a casa sono passata da D-mail e ho comprato una mazza da baseball.
La userò contro il divano su cui visualizzerò il nemico immaginario. Avrò l'imbarazzo.
Poi a cena sono andata da un amico (che è anche il mio massaggiatore, ma è più ambito del medico di Ronaldo) che da tempo cercava di organizzare una cena nella sua casa nuova.
Eravamo una decina, nella mia solita brama di fare qualcosa avevo preparato pappa al pomodoro, pane alla zucca (che era così bello e buono che gli ho fatto una foto,ma non riesco ad allegarla) e cheese cake.
Siamo entrati in casa e ci è sembrato di entrare nel set della casa di Will e Grace.
Sapete di quegli appartamenti usciti da una rivista che dici "ma come cazzo gli sono venute in mente queste idee?"
Uno stile, una bellezza, un'originalità da rimanere a bocca aperta, come siamo infatti rimaste noi ,nella fattispecie io che ripetevo come un'ossessa la frase "avetevistolacameradaletto"? e la mia amica Rossella che continuava a ripetere tre lettere "uau".
Il bagno, anzi la doccia merita una descizione particolare.
Tutti i pomelli dei sanitari sono quadrati e nella doccia l'acqua cade dal soffitto con una luce azzurra (che qualcuno ha ipotizzato fosse la lampada uva). Filo diffusione, candele bianche, il letto è king size, quindi puoi anche dormire in orizzontale se vuoi.
Per non parlare delle posate hi tech, la paletta per i dolci progettata dai tecnici della nasa, un tappeto di morbidi capelli e i piatti....
Cus cus nella vera maniera marocchina, spaghettini giapponesi saltati con soia e gamberi, pollo al curry e riso basmati, fragole e cioccolatini fondenti all'amarena, caffè americano in tazze di starbucks e vino abbinato.
Il tutto senza sporcare niente e alla fine della cena aveva già lavato tutti i piatti.
Noi ragazze ci siamo depresse all'istante pensando alle nostre case arredate all'Ikea al massimo della fantasia e il nostro amico Andrea ha assunto ai nostri occhi un'aura di santità e rispetto che non gli avevamo mai riservato prima!
Alla cena mi presentano una ragazza (identica a un personaggio che ho descritto nel prossimo libro) ci stringiamo la mano:
Io: Federica
Lei:Federica
Pausa
Lei: Scopa!
Da lì siamo entrati in un giro di cazzate che alla fine della cena avevamo i crampi dalle risate, immaginado sketch su qualunque cosa si presentasse.
Quella che ci ha fatto più ridere in assoluto,anche se probabilmente, a voi non fa lo stesso effetto,ma io amo il surreale è stato quando Francesco, l'amico di Andrea, ci ha raccontato che una volta Andrea è andato a trovarlo la notte e sulla porta di casa gli ha offerto un chewing gum.
Francesco lo ha guardato con sospetto e ha preso il chewing gum che era uno di quei scherzini di carnevale idioti che ti schiacciano il dito con la molla.
Questa era la parte vera.
La parodia è stata creata all'istante immaginando Francesco che senza scomporsi si volta e prende un pacco regalo a forma di cubo con su scritto A.C.M.E e dice "anch'io ho un regalo per te, apri"
E dalla scatola esce il pugno a molla....
Lo so che è una stronzata, ma ci abbiamo riso per 20 minuti....
Il surreale è la migliore droga, ve lo assicuro