Ma i sogni sono davvero desideri?Molte scuole di psicanalisi associano i sogni ai desideri e così anche Cenerentola, che evidentemente in analisi ci dev' essere stata parecchio prima di trovare il principe, (ti credo con quella matrigna e quelle sorelle)

Anche se non so se poi con il Principe ha risolto, comunque nessuno ce lo ha mai fatto sapere.

Ma se i sogni sono desideri, perchè si sognano cose così orride a volte?

Perchè anzichè sognare ogni notte l'amore, la felicità, la bellezza a cui tutti aneliamo, ci infiliamo in dedali intricatissimi in cui rincontriamo odiose zie, temuti datori di lavoro e vecchi fidanzati fedifraghi?

Con una sensazione di amarezza, di paura, di solitudine associata spesso all'ansia.

 Per un lungo periodo ho continuato a sognare di essere in una stanza buia e nonostante accendessi la luce continuavo  a vedere nero.

Nessuna spiegazione filosofica può darmi la minima soddisfazione, no nemmeno una mia presunta sete di conoscenza inconscia che avrei poi sfogato nottetempo.

Tanto per dare ai miei lettori spunto per farmi rinchiudere racconterò di come, da bambina, fossi terrorizzata dall'incombere della notte.

Punto primo: la mia camera era situata a metri 10 da quella dei miei, cosa che per un bambino equivale a 10 chilometri.

Punto secondo: l'inquietante carta da parati che intravedevo dal mio letto come se qualcuno avesse vomitato sulla carta di un meteorologo!

Macchie viola e verdi su linee che sembravano quelle dell'alta pressione. Infatti giocavo spesso a fare la meteorologa.

Punto terzo: il mio bellissimo letto costruitomi da mio padre, di quelli dei frati,altissimo, sotto le cui zampe si nascondevano vampiri e fantasmi e a volte anche squali.

Punto quarto e più importante di tutti la mia convinzione che chi si addormenta viene risucchiato in un altro mondo e chi non dorme rimane da solo sulla terra.

Io rimanevo quindi sola sulla terra.

Sentivo mia mamma lavare i piatti fino verso le 11.00 e cercavo disperatamente di richiamare l'attenzione telepatica del responsabile del sonno, tale Signor Nano Sabbiolino, che di lavoro spruzzava una manciata di polvere magica negli occhi dei bambini per farli addormentare.

Ma il nano passava una sola volta per notte e se lo mancavi non avevi più speranze.

L'angoscia cresceva in maniera esponenziale sulle ultime note della fine delle trasmissioni RAI con quella specie di antenna che saliva fra le nuvole, quindi la mamma spegneva il vecchio televisore Grundig che produceva un gigantesco TLACK che era il segnale di fine giornata.

Potete immaginare l'ansia mia nel letto gigantesco infestato dagli squali, a 80 chilometri dalla cucina e quel cazzo di un nano chissà che stava facendo.

E' durato tutto alcuni anni poi un giorno ho cominciato a fregarmene e sono entrata in uno stato di torpore tale che, da adolescente, dormivo di continuo.

Ora i miei, che hanno lavorato una vita, non potevano tollerare che io dormissi come un sasso anche 15 ore al giorno, da qui tutte le volte che mio padre telefonava facevo la cosiddetta voce da sveglia.

Immaginate che trauma può diventare l'essere catapultati da una fase di terzo rem così sulla terra senza pietà, roba da bruciarsi qualche migliaio di neuroni!

Che stavi facendo?

Studiavo..

A brava, brava ciao

Ciao. ..ZZZZ

Lo faccio ancora, se qualcuno (in particolare mio padre) mi chiama e sto dormendo anche se è domenica, anche se sono le tre del mattino non dirò mai che sto dormendo, dirò piuttosto che mi depilavo le sopracciglia, ma mai che sto dormendo.

Allora i sogni sono desideri o paure?

Le 1000 paure di tutti i giorni dall' affrontare la gente, al far valere le proprie ragioni, dal combattere per un ideale alla paura di rimanere solo.

Il confine è sottile fra desiderio e paura.

Ma la paura ti tarpa le ali e il desiderio ti fa volare.