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Causa disguido tecnico la presentazione del libro a Firenze slitta a Venerdì 5 Dicembre sempre alle 21.30 presso la Libreria Feltrinelli.
Perdonatemi la confusione!!
Ebbene carissimi,
Io spero solo che non diluvi-nevichi-bori (esiste il verbo borare?) e vi prometto che farò il possibile per ripristinare la vecchia sana abitudine di fare uscire i libri a Maggio, perché l’inverno lo odio, in una vita precedente dovevo essere un orso del Kispius.
La mia nidificazione procede bene, sabato abbiamo portato (i primi) 25 scatoloni e guardandoli mi è preso il totale sconforto.
Sapete quella sensazione del tipo “e dove cazzo la metto tutta questa roba adesso?”
Fra l’altro alle 3 di notte era scoppiato l’uragano con tuoni, raffiche di vento, e secchiate di grandine, ci eravamo alzati per assistere impotenti all’apocalisse,e guardandoci negli occhi anziché sussurrare “Oh senti com’è romantica la pioggia” abbiamo optato per un pragmatico “Speriamo che l’assicurazione copra i danni da eventi atmosferici”
E siccome non mi faccio mai mancare nulla, la mattina stessa avrei avuto uno workshop di yoga imperdibile al cospetto del guru Lino Miele,ma c’era così tanta gente che mi ci hanno fatto andare alle 7.00!
Sapete quella sensazione del tipo “cosa cazzo ci faccio in autobus alle 6.30 del mattino?”
Con il monsone fuori e il 90% di umidità della sala, sembrava davvero di essere in India, mancavano solo le zanzare.
Quando sono tornata a casa, a pezzi,ho aperto la porta e rivedendo tutte quelle scatole ho pensato “non ce la posso fare, vado a letto e mi sveglio a primavera” , ma sono una donna e come tale l’idea del caos più totale non fa che tenermi sveglia come in botta di adrenalina così ne ho aperta una poi un’altra e una terza e se Attilio non mi braccava con una rete da lui posta sull’armadio avrei continuato fino al mattino dopo.
Avrei voluto riprendere tutto con una telecamera a circuito chiuso e rivederlo accelerato!
Un criceto impazzito con le guance piene di cotone.
Non c’è niente da fare, date una casa a una donna e lei la farà sua e non si fermerà finché non l’avrà domata.
Fra l’altro questa casa è arredata in stile “non ti lascio il posto manco per lo spazzolino tanto non ti fermi a dormire” cioè da single spinto, immaginatemi con le braccia cariche di creme, cremine pennelli,trucchi, integratori, elastici, soia, seitan e farina di ceci e un enorme punto interrogativo sulla testa.
Ho imposto un’ immediata spedizione all’Ikea.
Un’altra cosa eccezionale di questa casa sono i sanitari :sono neri.
L’avete mai fatta in un cesso nero?
E’ stupendo, non sai mai veramente se è andata via quando hai tirato l’acqua!
A proposito di nidificare ieri mattina ho beccato due uccelli che si ingroppavano sul terrazzo.
Me li giocherò al lotto:
2 merli che scopano e cesso nero!
E siccome l’uomo di casa rientra stanco e affamato dal lavoro, ho cominciato a cucinare grazie alla bibbia Vegan che mi avete regalato voi e ho creato i seguenti menù:
Zighinì di seitan col berberè (mi rendo conto che sono ben 3 parole straniere, provate a farvelo tradurre dal vostro senegalese di fiducia) con piadine di farro e zucca al forno
Fusilli integrali alla crema di zucca
Cicerchie in umido
Cecina
Spezzatino di soia con peperoni e cipolla
Cavolfiore gratin con besciamella e scaglie di lievito
Pane fatto in casa
Dolce di cioccolato banane e noci.
Fra un anno ci impediranno di usare l’ascensore!
Ahh le soddisfazioni della massaia!
Vostra kiss the cook Bosco