Tutto quello che siamo(2015)

Chiunque vi dica che avere 19 anni sia una cosa fantastica, è un imbecille.
E lo dice perché non si ricorda com’era avere quell’ età.
Non si ricorda come ci si sente ad essere costantemente arrabbiati, confusi e diversi.
Sbagliati, sfigati, soli e sempre con qualcosa in meno rispetto agli altri.
No, non se lo ricorda perché dopo va anche peggio.
Dopo ci sono gli impegni, le responsabilità, il lavoro, la casa, la famiglia, persone di cui occuparsi…
Il tanto desiderato pacchetto completo del “diventare adulti”.
Peccato che io questa parte del pacchetto l’avessi già ricevuta prima del tempo.
E senza nemmeno chiederla.
Alcuni di noi giungono a questo mondo a bordo di carrozze dorate trainate da cavalli bianchi, atterrando delicatamente su una morbida coperta di cashmere e il loro cammino sarà per sempre disseminato da profumati petali di rosa, altri invece arrivano trascinati da una mareggiata, sbattuti dalle onde contro gli scogli e raggiungono la riva, boccheggiando, coi capelli pieni di alghe e sabbia.
Devo specificare di quale gruppo facessi parte?

Marina ha una vita molto complicata. Sua madre è morta alcuni anni prima, e  vive con il padre prepotente e autoritario che si è risposato con una donna che la tratta come Cenerentola. L’unica ragione per cui non lascia la casa e va a vivere da sola è il fratellino Filippo che adora e che intende proteggere da quella famiglia dissestata a colpi di affetto e ironia. Il suo sogno da sempre è quello di entrare all’ Accademia di Belle Arti, e poter vivere disegnando, ma in mancanza di soldi che per orgoglio non intende chiedere al padre, lavora in un bar proprio davanti all’ Accademia che è l’unico modo che ha per osservare da vicino quel mondo a cui vorrebbe tanto appartenere e a peggiorare le cose è innamorata cotta di Christo, uno studente Brasiliano bello e scapestrato che viene a fare colazione da lei tutte le mattine senza degnarla di uno sguardo. 
Dario e Ginevra sono i suoi compagni di viaggio, lui buffo, agitatissimo e viziato che non sa cosa fare della sua vita proprio perché ha la possibilità di fare qualunque cosa e ha un’ idea nuova ogni 5 minuti di cui si dimentica subito, e lei libera, coraggiosa e  piena di entusiasmo che non ha paura di prendersi ciò che vuole dalla vita nel bene e nel male.
Marina a differenza loro, non ha né la scelta, né la possibilità di fare quello che vorrebbe veramente, incastrata com’è fra i sensi di colpa, l’ impossibilità di andarsene e la frustrazione di vedere la sua vita sprecata.

Ma un giorno arriva Nic…

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