w i frollini!
22-02-2007, 2:21 pm

Estratto in formato solo testo
articolo originale e commenti su: http://www.federicabosco.com/blog/index.php/post/1962/



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E\\\'\r\nla quinta volta che comincio a scrivere un post,poi lo rileggo e dico,no fa\r\npena e ricomincio e poi cancello.
\r\nIn effetti per chi, come me, vive tutto con un “pelino” di senso del dovere,\r\ntenere un blog è la cosa più deleteria che esista, diventa: ODDIODEVOSCRIVERESULBLOG!!!!!!!!!

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E\r\ngiù ansia!

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Vabbè\r\nora esagero, però provateci voi a scrivere tutti i giorni qualcosa di vagamente\r\ninteressante! Mica facile!

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Allora\r\nvi racconterò 2 cose che mi stanno dando grande soddisfazione.

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La\r\nprima,è che ho comprato la libreria, (Billy) e l’idea di poter, dopo 3 anni,\r\naprire le scatole con le videocassette,\r\nche nel frattempo, sono diventate cimeli da rigattiere,e poterle sistemare, mi\r\ninfonde un grande senso di pace e di benessere.

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L’altra\r\ncosa è che ho comprato un libro dal titolo “La dieta senza dieta”,quale titolo\r\npiù accattivante? E mi sta dando una nuova visione dell’ alimentazione.

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Ho\r\nsemplicemente riflettuto che sono a dieta da soli 20 anni.

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Dieta\r\nnel senso di: privazione periodica,seguita da sgarro, compensazione, senso di\r\ncolpa e autocontrollo.

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Che\r\nculo eh?

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In\r\npratica,una vita vissuta ad affrontare il momento del cibo come un momento di\r\nangoscia: il pane ingrassa, la pasta gonfia, lo zucchero mai, la bresaola si ma\r\nsenza olio.

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Chi\r\ndi voi ha avuto disturbi alimentari sa di cosa parlo.

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Poi\r\nl’altro giorno ho realizzato che,in effetti, non mi sono mai veramente gustata\r\nniente e questo me l’ha detta lunga sul mio rapporto con la vita.

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Così\r\nho casualmente (ma chissà poi quanto) comprato questo libro,che dice cose che\r\ntrovo fondamentali sulla riuscita o meno di una dieta.

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La\r\ndieta intesa come controllo è per forza destinata a fallire, perché nessuno può\r\nautocontrollarsi in eterno e, come tutte le cose che vengono proibite,\r\ndiventano automaticamente incredibilmente desiderabili.

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Quindi\r\nte ne stai 3 mesi a crackers e bresaola,perdi 5 chili, ricominci a mangiarti“il\r\nbue muschiato” e ti prendi 10 chili.

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E\r\npoi perché mai dovrei seguire il menù deciso da qualcun altro?

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Perché\r\nmai devo mangiare 130 grammi di pollo alla griglia, con 80 di riso integrale e\r\nlo yogurt se magari ho le mestruazioni,mi sento sola e ho voglia di piangere,\r\nmi mangerei una sacher torte intera, ma non posso perché lo spuntino prevede\r\nuno spicchio di mela e un bicchiere di acqua e limone!

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L’ho\r\nfatto per una vita perciò so di cosa parlo e siamo in tante così.

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Convinte\r\nche la felicità stia nel mantenersi magri per la paura di non essere accettati\r\ne per chissà quale ricordo ancestrale legato al desiderio di essere ancora\r\nbambine da proteggere.

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Le\r\nmotivazioni sono infinite e tutte valide, così ho sperimentato su di me questo\r\nnuovo approccio.

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Sono\r\nandata al supermercato per fare la spesa, solita spesa fatta di :salmone\r\naffumicato, pane azimo, acqua Vitasnella, yogurt magro e passato di verdura,\r\nquando,mi sono chiesta che cosa mi sarebbe piaciuto mangiare,se mi fossi data\r\nla possibilità di scegliere.

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Bene\r\nla risposta è stata incredibile: non lo sapevo!

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Non\r\navevo più idea di cosa mi piacesse e cosa no,tanto il mio auto-imposto divieto\r\nera forte.

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Ci\r\nho messo 2 ore a fare la spesa, la cosa più difficile sono stati i biscotti,\r\nsono talmente tanti anni che compro gli Oro Saiwa e che guardo gli “altri”\r\nbiscotti con sospetto e timore che non avevo più idea di cosa mi piacesse.

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Dopo\r\nlungo ballottaggio ho optato per le Campagnole del Mulino Bianco e devo dire\r\nche è stata una scelta azzeccatissima.

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Il\r\nlibro non parla mai di cibo, ma di abbandono delle abitudini ripetitive,fare\r\ncose diverse che non si fanno mai per esempio: non guardare la televisione per\r\nun giorno, cambiare percorso per andare al lavoro, fare una gentilezza verso un\r\namico e così via, per una settimana hai delle piccole prove, dalla seconda\r\ninvece si parte con la parte più impegnativa mirata a modificare la tendenza\r\nper esempio più o meno assertiva, più o meno aggressiva e così via.

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Il\r\nlibro prometteva la perdita di mezzo chilo durante la prima settimana,senza\r\nstare a dieta e in effetti ha funzionato.

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Non\r\nho mai pensato al cibo se non quando avevo fame. E quando ho fame mi chiedo di\r\ncosa ho voglia e me lo preparo.

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Lo\r\nso che detto così sembra assurdo,perché dovrebbe essere normale, ma credetemi,\r\nquella dei disturbi alimentari è una rete piuttosto complicata da cui\r\ndistricarsi.

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Madonna\r\nche post lungo, ma l’argomento mi ha preso la mano,e avevo voglia di farvi\r\npartecipi di quello che considero un grande successo personale.

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 Ora mi è venuta fame e mi sa che mi faccio una\r\npasta!

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Un\r\nabbraccio

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Vostra

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