w i frollini!
22-02-2007, 2:16 pm

Estratto in formato solo testo
articolo originale e commenti su: http://www.federicabosco.com/blog/index.php/post/1961/



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E\\\' la quinta volta che comincio a scrivere un post,poi lo\r\nrileggo e dico,no fa pena e ricomincio e poi cancello.
\r\nIn effetti per chi, come me, vive tutto con un “pelino” di senso del dovere,\r\ntenere un blog è la cosa più deleteria che esista, diventa: ODDIODEVOSCRIVERESULBLOG!!!!!!!!!
E giù ansia!
Vabbè ora esagero, però provateci voi a scrivere tutti i\r\ngiorni qualcosa di vagamente interessante!
Mica facile!
Allora vi racconterò 2 cose che mi stanno dando grande\r\nsoddisfazione.
La prima,è che ho comprato la libreria, (Billy) e l’idea di\r\npoter, dopo 3 anni, aprire le scatole\r\ncon le videocassette, che nel frattempo, sono diventate cimeli da rigattiere,e\r\npoterle sistemare, mi infonde un grande senso di pace e di benessere.
L’altra cosa è che ho comprato un libro dal titolo “La dieta\r\nsenza dieta”,quale titolo più accattivante? E mi sta dando una nuova visione\r\ndell’ alimentazione.
Ho semplicemente riflettuto che sono a dieta da soli 20\r\nanni.
Dieta nel senso di: privazione periodica,seguita da sgarro,\r\ncompensazione, senso di colpa e autocontrollo.
Che culo eh?
In pratica,una vita vissuta ad affrontare il momento del\r\ncibo come un momento di angoscia: il pane ingrassa, la pasta gonfia, lo\r\nzucchero mai, la bresaola si ma senza olio.
Chi di voi ha avuto disturbi alimentari sa di cosa parlo.
Poi l’altro giorno ho realizzato che,in effetti, non mi sono\r\nmai veramente gustata niente e questo me l’ha detta lunga sul mio rapporto con\r\nla vita.
Così ho casualmente (ma chissà poi quanto) comprato questo\r\nlibro,che dice cose che trovo fondamentali sulla riuscita o meno di una dieta.
La dieta intesa come controllo è per forza destinata a\r\nfallire, perché nessuno può autocontrollarsi in eterno e, come tutte le cose\r\nche vengono proibite, diventano automaticamente incredibilmente desiderabili.
Quindi te ne stai 3 mesi a crackers e bresaola,perdi 5\r\nchili, ricominci a mangiarti“il bue muschiato” e ti prendi 10 chili.
E poi perché mai dovrei seguire il menù deciso da qualcun\r\naltro?
Perché mai devo mangiare 130 grammi di pollo alla griglia,\r\ncon 80 di riso integrale e lo yogurt se magari ho le mestruazioni,mi sento sola\r\ne ho voglia di piangere, mi mangerei una sacher torte intera, ma non posso\r\nperché lo spuntino prevede uno spicchio di mela e un bicchiere di acqua e\r\nlimone!
L’ho fatto per una vita perciò so di cosa parlo e siamo in\r\ntante così.
Convinte che la felicità stia nel mantenersi magri per la\r\npaura di non essere accettati e per chissà quale ricordo ancestrale legato al\r\ndesiderio di essere ancora bambine da proteggere.
Le motivazioni sono infinite e tutte valide, così ho\r\nsperimentato su di me questo nuovo approccio.
Sono andata al supermercato per fare la spesa, solita spesa\r\nfatta di :salmone affumicato, pane azimo, acqua Vitasnella, yogurt magro e passato\r\ndi verdura, quando,mi sono chiesta che cosa mi sarebbe piaciuto mangiare,se mi\r\nfossi data la possibilità di scegliere.
Bene la risposta è stata incredibile: non lo sapevo!
Non avevo più idea di cosa mi piacesse e cosa no,tanto il\r\nmio auto-imposto divieto era forte.
Ci ho messo 2 ore a fare la spesa, la cosa più difficile\r\nsono stati i biscotti, sono talmente tanti anni che compro gli Oro Saiwa e che\r\nguardo gli “altri” biscotti con sospetto e timore che non avevo più idea di\r\ncosa mi piacesse.
Dopo lungo ballottaggio ho optato per le Campagnole del\r\nMulino Bianco e devo dire che è stata una scelta azzeccatissima.
l libro non parla mai di cibo, ma di abbandono delle\r\nabitudini ripetitive,fare cose diverse che non si fanno mai per esempio: non\r\nguardare la televisione per un giorno, cambiare percorso per andare al lavoro,\r\nfare una gentilezza verso un amico e così via, per una settimana hai delle\r\npiccole prove, dalla seconda invece si parte con la parte più impegnativa\r\nmirata a modificare la tendenza per esempio più o meno assertiva, più o meno\r\naggressiva e così via.
Il libro prometteva la perdita di mezzo chilo durante la\r\nprima settimana,senza stare a dieta e in effetti ha funzionato.
Non ho mai pensato al cibo se non quando avevo fame. E\r\nquando ho fame mi chiedo di cosa ho voglia e me lo preparo.
Lo so che detto così sembra assurdo,perché dovrebbe essere\r\nnormale, ma credetemi, quella dei disturbi alimentari è una rete piuttosto\r\ncomplicata da cui districarsi.

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Madonna che post lungo, ma l’argomento mi ha preso la mano,e\r\navevo voglia di farvi partecipi di quello che considero un grande successo\r\npersonale.

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 Ora mi è venuta fame\r\ne mi sa che mi faccio una pasta!

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Un abbraccio

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Vostra

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