Voices
22-10-2007, 8:08 am

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Ci sono.

Nella testa una voce (quella di Simona) che gira: “Dè son du’giorni c’ hai lasciato quella cosa!” (sembrava che non avessi tirato lo sciacquone!)  Si po’ sapè s’aspetti? E io la mattina accendo e un trovo nulla? Sa fai non scrivi? Dè lo sai che c’hai un libro da scrive per ir 22?” Cioè domani?

“Hai ragione Simo,scusa, sono cotta che non puoi immaginartelo,ma mi sento in colpa e appena torno a casa ti giuro scrivo” le ho risposto stasera a Lucca,dov’ è arrivata in tenuta Topanga Jones con capello “Libera la cavalla che è in te” e corredata da Sant’Andrea e Alice.

I suoi numeri:

22 la taglia del jeans

12 il tacco dello stivale

1 L’ultimo lupo della steppa scuoiato per farne il suo collo di pelliccia.

Ma cominciamo dall’inizio.

Venerdì,dopo aver passato un’altra giornate infame a sanguinare dagli occhi e maledirmi per aver accettato questa impresa folle (Dai scrivi un libro in 3 settimane!Che ci vuole?) e dopo essere stata ancora vittima del telefonino del Sergente Camaiani ,che mi ha di nuovo ripreso mentre arrancavo (e questa volta sul serio) durante la coreografia del figlio illegittimo di Franco Miseria, sono andata a prendere l’amato bene alla stazione per portarlo a cena da qualche parte e seppellirlo di lamentele come si conviene ad un fidanzato che si vede 3 giorni a settimana, ero anche disposta ad offrirgli la cena.

Il mio stato alle 8 di sera nella colonnina dell’umore in una scala da 1 a 200 era:

Nervosismo 200

Irritabilità 200

Stanchezza 200

Gioia di vivere -200

Ansia 200

Intanto la maledizione di Giuliacci era arrivata (con un ritardo di 3 giorni,ma era arrivata) e il gelo umido e pungente scuoteva le mie povere membra e la mia labile psiche.

Arrivati al ristorante,mentre mi lamentavo del freddo di merda che faceva,con la faccia conficcata nella sciarpa,(e chi di voi ha il naso lungo sa cosa voglio dire), mi sono guardata e ho pensato di essermi vestita in una serra :tutta di cotone che nemmeno a luglio.

Ero ancora più incazzata e scoraggiata.

Attilio (il sant’uomo corso in mio soccorso sopportando il mio umore da donna in menopausa con sindrome premestruale isterica) ha ordinato il vino.

Al primo brindisi infamavo il mondo dell’Editoria al completo e meditavo di mandare curriculum all’Ikea,al secondo mi dicevo che in fondo non è così male, magari aspetto una settimana, al terzo biascicavo “Rafaeloavnzini è mitiho” al quarto ero completamente andata: “Amore andiamo a casa così apriamo un’altra bottiglia!”

A casa,belli brilli,ci è venuto in mente di cercare su internet un last minute per i 4 giorni del ponte di Novembre (che, data la proroga dell’editore, passerò a Careggi nel reparto rianimazione).

Be,avete presente due incapaci?

Siamo stati a vagare nei meandri della rete senza la minima idea di cosa ci piacesse parlandoci a suon di luoghi comuni: Venezia è bella ma non ci vivrei, Londra è cara, Berlino è piena di tedeschi,Parigi è freddo, l’Olanda che palle, alle terme ci sono i vecchi.

Confusi e ubriachi siamo andati a letto dove,nonostante le 4 coperte e i 2 gatti,abbiamo battuto i denti tutta la notte e l’indomani svegliati dal postino (a cui non ho aperto), ho ringraziato di non aver comprato nessun viaggio su Marte con la carta di credito.

Il postino, come ho scoperto dopo, aveva recapitato il vaccino al prezzo concorrenziale di € 198,00.

Deve funzionare per forza.

Appena alzata ho acceso il cellulare e ho spippolato un po’,credendo di non aver fatto altro che togliere la vibrazione, poi ho appoggiato il telefono sul tavolino e abbiamo continuato a parlare commentando i programmi, facendo testa o croce per chi doveva comprare i giornali e il latte e che il mio letto con tutte quelle coperte sembra un millefoglie.

Nel secondo di silenzio fra un canale e l’altro ci siamo ritrovati in un episodio di “ai confini della realtà” e “Tesoro mi si sono ristretti i ragazzi”, abbiamo sentito una voce piiiiiiccola piiiiccola chiamare in lontananza “Feeeeeedeeeeee,sono io Valerio, sono qui” increduli e perplessi ci siamo chinati sul mio cellulare a cercare lo gnomo nascosto.

Valerio gridava da quando avevo appoggiato il cellulare sul tavolo evidentemente dopo avergli risposto…

Ha detto di avere abbastanza elementi per ricattarmi, primo fra tutti che con me non ci fosse Attilio!

Oggi dovevo andare a Lucca e qui a Firenze sembrava di essere a San Pietroburgo,io vestita come Anna Karenina ho accompagnato Vronsky al treno e meditato di gettarmi sotto l’Eurostar, ma poi ho preso il cinquino e sotto la pioggia battente, il vento e soprattutto i guidatori della domenica sono arrivata a Lucca dove stranamente c’era il sole e 15 gradi.

Lì, dopo la presentazione, ho incontrato Simona che mi ha ripetuto 15 volte a voce e 7 via sms che “devo scrivere un libro”.

Se lei vivesse con me finirei di scriverlo in 3 giorni pur di non sentirla più e Andrea prendendo la palla al balzo mi ha subito chiesto “La vuoi tenere un po’?”

La prossima settimana sarà ancora peggio di questa, quindi non sarò reperibile salvo in caso di necessità (il mio gruppo è lo 0+) e se sono nell’elenco I.C.E di qualcuno vi prego di farmelo sapere per tempo.

No,tu Valerio no!

 

Che Dio me la mandi buona e senza vento

 

P.S

Scritto ieri notte e, nella migkiore tradizione dei rincoglioniti, dimenticato di postare....



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