SETTESETTEDUEMILASETTE
07-07-2007, 1:07 pm

Estratto in formato solo testo
articolo originale e commenti su: http://www.federicabosco.com/blog/index.php/post/5832/




Fra le varie e   moderne patologie ci deve essere anche la dipendenza da blog e io ce l\\\'ho giuro.
Quando sono lontano da casa e non posto postare sto male, mi succede qualcosa e penso "oddio devo scriverlo sul blog ADESSO!"
Peggio ancora,se rimango indietro un paio di giorni e gli eventi si accavallano (non essendo dotata di grande dono della sintesi) i post diventano lunghi come rotoli di Scottex.
Prima di passare al resoconto della cena dell\\\'altra , vorrei fare un breve passo indietro  per raccontarvi di uno scherzone che ho fatto a Calerio, e di cui andavo tanto fiera!
Una volta Cal mi ha raccontato di essere assillato una vera e propria maniaca,che lo spia e gli manda lettere anonime.
Dopo aver pensato: "Acc....certe fortune capitano solo agli altri!"  non mi sono lasciata scappare la ghiotta occasione e,senza pensarci due volte, (dato che in realtà non ho 35 ma bensì 13 anni), ho preso un foglio A4, l\\\'incriminato numero di Panorama, forbici e coccoina e mi sono messa a ritagliare le lettere,per comporre un messaggio anonimo,sentendomi INCREDIBILMENTE SCALTRA!
Gli scrivo un messaggio di auguri delirante tipo "auguri anche ai tuoi capezzoli dalla tua vicina che ti amaaa" e nella busta aggiungo uno spray a base di mentolo e pepe di cajenna,che avrebbe la particolarità di farti diventare i capezzoli come chiodi,in caso tu non sapessi dove attaccare l\\\'accappatoio.
Ignoravo anche che Calerio ha i capezzoli di cuoio.
Spedisco il tutto badando a non scrivere il mittente e aspetto fiduciosa lo sviluppo degli eventi.
Tre giorni fa mi chiama Calerio tutto trafelato, con il tono lagnoso che mi riserva quando è molto scocciato, e indispettito e mi dice: "Fè..non puoi capire, ho passato tutta la mattina dai carabinieri!"
- "Davvero ? cosa ti è successo?"
- La pazza, mi ha mandato un pacchetto, ho dovuto fare una denuncia!"
Panico
- "No Vale,Vale, che hai fatto? Te l\\\'ho mandato io il pacchetto..era uno scherzo!"
Silenzio seguito da RISATA SGUAIATA
- "Fè...ma figurati se non lo sapevo che eri tu...chi altri manderebbe un pacchetto anonimo dalle POSTE DI BAGNO A RIPOLI??"

Capite quante e quali piccole angherie sono costretta a subire tutti i giorni?
L\\\'altro ieri ero in autobus, Cal mi chiama e mi urla nell\\\'orecchio con la musica a tutta manetta in sottofondo:
"FE\\\' ...CANTA!!: SCIOLGOLETRECCEAICAVALLI!" e io,colta alla sprovvista,ho sussurrato a denti stretti "Sono in autobus...non posso cantare.."
"DAI CANTA FE\\\':SCIOLGO LETRECCEAICAVALLI!"
"Corrono" canticchio disperata "Cale ti prego, sono sul 926...abbi pietà"
"ELETUEGAMBEELEGANTI..."
"Ballano..Cale, ti pregooo”

Questo mi tocca subire, penso a una stronzata e lui la dice o la fa prima di me.


Questo per introdurre la cena dell’altra sera, quando Calerio è entrato al ristorante,col suo consueto ritardo accademico di 15 minuti,non ci siamo salutati,ma ci siamo lanciati uno sguardo quasi di sfida che voleva dire: “mmm cosa mi posso inventare adesso?”

Nuova location,che ha sostituito,ma solo per una questione logistica, la Terrazza Barba-Barberini, (che resta comunque la nostra preferita) per agevolare le giurate Marika e Simo che dovevano timbrare il cartellino al Roma Fiction Festival.

Marika sfoggiava una mise “Tommy Hilfiger per Bella Figheira” e Simo sembrava Alanis Morrissette montata sul corpo della Barbie,e super Lella senza i suoi tacchi d’oro (come Dorothy del Mago di Oz, li batte 3 volte insieme per farsi regalare “stomonnoequellaltro” dal suo fidanzato “il santo”)
Commento di Calerio: “Fè le ragazze del tuo blog sono tutte fighe tranne te!”

Così entro 4 minuti ci prende la ridarella isterica prontamente documentata da Lella.

Qui Calerio si esibisce nell’ imitazione del “pesce pulitore”, (io devo invece ricordarmi d’ora in poi che oltre a non salutare col braccio, non devo neanche ridere con la lingua tra i denti).

Qui io e Luca sembriamo due lucertole dopo la lobotomia.

Ogni volta che ci facevamo una foto, la cameriera cubana,visibilmente infastidita,arrivava con passo strascicato a chiederci se volevamo ordinare altro. Calerio ha cercato di parlarci in spagnolo, ma conoscendo solo le parole di “Ti appartengo” di Ambra Angiolini, la conversazione è stata abbastanza limitata.

Qui Calerio si prepara per andare a vendere accendini

Usciti per fare un giretto sotto Castel Sant’Angelo, ecco quello che succede:

-         Lalla fruga nella borsa e trova il cordless di casa. (segue serie di battute)

-         Calerio seduto sul muretto canta tutta “E’ primavera svegliatevi bambine”

-         Io seduta sul muretto canto “Dont’cry for me Argentina” e improvvisamente posseduta dal fantasma della compianta Evita,divento bianca cadaverica e bionda stinta e improvviso un discorso alla folla dei miei amici argentini “I was once…like you are now…and i know…that it is not easy!” Poi realizzo che quelle sono le parole di Father and son, comincio a ridere e non contenta inciampo, così Calerio si lascia scappare “Sì bye bye Evita” che immediatamente diventa lo scenario della più grossa cazzata non sense di tutta la serata!

 

Evita Peron, affacciata al balcone dalla Casa Rosada,saluta tutti gli argentini come fanno i Teletubbies, chiamandoli uno per uno per nome:

Bye bye Pedro Fernando Ortiz de La Rosa,

bye bye Evita! (salta nella tana)

Bye bye Oscar de La Renta Mendoza Ruiz

Bye bye Evita…

Bye Bye Maria Pilar Cardoso Montalban

 

E così via, a sfinirci!

 

Ecco qui Calerio che fa il saltino del Teletubbie dentro una vasca …Poi improvvisa un salto della corda con la catena…

L’indomani (il 5 Luglio) girando per il Corso, faccio un salto da Sephora e come entro mi accorgo che c’è un signore,di circa sessant’anni, che sembra il direttore del negozio che mi guarda.

Mi metto a provare dei profumi  e lo vedo avvicinarsi con la coda dell’occhio.

“Signora?”

Chefastiiiiiidio!!!!!! “Mi dica” cerco di sorridere

“Le va se le faccio un trucco da giorno?”

“Guardi, non c’è bisogno che mi trucchi per farmi comprare qualcosa, io compro di tutto a prescindere!”

“No, guardi io sono un truccatore, non vendo niente”

“Ah!Allora si” Lo seguo, mi siedo sullo sgabello

“Lei come si chiama?”   

“Federica”

“Io sono Alex Fava”

 

 

Che vi devo dire…. non me le vado nemmeno a cercare…

Mi racconta che ha truccato per anni per il cinema, allora gli ho chiesto se poteva truccarmi come se fossi stata pestata a sangue: un occhio nero, una cicatrice sullo zigomo e un labbro gonfio!

E’ rimasto un po’ sorpreso dalla mia richiesta e poi ha detto che purtroppo non aveva la plastilina con sé…Peccato..non può neanche truccarmi da vecchia?

Vabbè mi ha passato sulle ruchette una specie di calcina che attenua qualunque tipo di imperfezione ( e poi non voleva vendermi nulla eh? NEVOGLIOUNSECCHIO!)

 Mentre mi trucca mi sussurra “Come ti piace essere svegliata la mattina?” Risposta “Non mi piace essere svegliata la mattina…)

 

Comunque è stato bravo e mi ha truccato un bel paio di occhioni  da cerbiattona.

E deve avermi  portato fortuna perché ho passato una serata stupenda (ma questa è un’altra storia)

 

Vostra Barbabosco



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