Nonne e altre catastrofi
03-10-2007, 1:21 am

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Pensavo che se mia nonna e la nonna di Simo si fossero incontrate sarebbe stato peggio dell’incontro fra Garibaldi e Vittorio Emanuele a Teano!

Mia nonna era di Pisa, anzi di Porta a Lucca e finché è stata viva ha maledetto tutti quelli che le stavano accanto e tutti i torti in fondo non ce li aveva!

Dopo la morte di mio nonno nel 1988, mia mamma ebbe la splendida idea di farla venire ad abitare da noi, passando sopra il trascurabile dettaglio che non erano mai andate d’accordo un solo giorno in tutta la vita!

Da quel giorno mia nonna è campata ancora 17 anni durante i quali si è concentrata sul rendere ulteriormente impossibile la vita a mia madre rea del fatto di averle tolto la libertà per farla venire ad abitare da lei.

Mia nonna, donna irresponsabile, egoista e indipendente come un gatto, era famosa per fottersene altamente di tutti quanti, anche se con me è stata passabile devo dire, (ma io ero la preferita, mi chiamava “la mì primogenita”) mentre degli altri nipoti se n’è proprio sbattuta.

Era stata devota cristiana, testimone di Geova, si era fatta crescere un codino buddista,conosceva il kundalini e lo yoga.

La risposta è sì era pazza! Ma simpatica.

Dal momento del suo arrivo all’Impruneta ogni giorno si è impegnata per rompere i coglioni come il camion della nettezza sotto la finestra la domenica mattina,il ciclo mentre sei in vacanza,o la coda al casello in pieno agosto!

 

SCENA 1 INT -CUCINA DI MIA MADRE -SERA

 

Mia madre

Levati quel pastrano di dosso che fa un caldo si schianta

(mia nonna estate come inverno vestiva di lana come un tuareg)

Mia nonna

Tò! Lo dici te! Ci fa un freddo cane in questa casa.

Mia madre

Ma che freddo e freddo,ci saranno quaranta gradi vatti a sedere vai che si va a tavola!

Mia nonna

Dammi poca roba eh…che tanto non ho fame…

(si serviva 5 volte)

Mia madre

La smetti di bere? Hai finito il cartone del Tavernello

Mia nonna

Ma che dici bugiarda, se non mi piace nemmeno ir vino!

Mia mamma

Io bugiarda?? Mangia vai non ti voglio nemmen sentire!

Mia nonna

Mi fai mangiare un pezzo di pane e un pezzo di velenooooo! Un ci voglio morì con

te!Voglio tornare a casa miaaaaa! Non sono neanche mai stata a Venezia!

 

E così via per 17 lunghi anni.

Negli ultimi si era specializzata nello scatarrare in cucina.

 

Quando è morta, mio fratello Daniel è stato oggetto di 2 strane coincidenze: è rimasto chiuso fuori casa scalzo,dopo che la porta si  è misteriosamente chiusa da sola e una candela la sera si è spenta.

Siccome mia nonna ce l’aveva anche con mio fratello (ripeto che la preferita ero io) non è un caso che sia stato oggetto di scherno postumo.

Ma la cosa più curiosa è che dopo la morte di mia nonna, la gatta Vanessa (che è morta l’altra settimana) ha cominciato a comportarsi esattamente come mia nonna: prima di tutto le è comparso un cicciolo sotto il naso come lei (che ho scambiato per una zecca e ho tentato di bruciarglielo con un fiammifero incandescente…) poi ha cominciato a bere e mangiare per 15 borbottando tutto il giorno e infine ha cominciato a scatarrare anche lei.

Quando è morta Daniel ha deciso di non avvicinarsi per paura che lo spirito inquieto della nonna penetrasse in lui tramite il naso!

Eh ragazzi la famiglia uno non se la sceglie !

Per chi se lo fosse perso, copio – incollo il commento della nonna di Simo per la morte di Pavarotti:

“Allora, la morte di Pavarotti ha creato un po’ di scompiglio in casa di mia madre, anzi no, di mia nonna.
Oggi vado a prendere Alice da mia madre e mentre usciamo passiamo davanti alla porta di mia nonna per il consueto saluto. (Tutti i giorni vuole che la salutiamo prima di andare via, soprattutto vuole un saluto da Alice)
Allora la chiamo dalla finestra “Nonna? Andiamo viaaaa…..”
Silenzio.
Guardo Alice “Al tre. Uno, due, tre…NONNAAA!!!!”
Esce mia madre “Guarda che ci potresti stare fino domani. Ha l’apparecchio acustico a riparare. Tieni le chiavi.”
Mi porge un mazzo di chiavi e una volta entrata la trovo sulla sedia di cucina intenta a guardare l’ennesimo servizio sulla morte di Pavarotti.
“Nonna?....” Non la voglio spaventare saltando fuori all’improvviso.
“Nonna?...”
Eccheccazzo!!! “NONNAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!”
“Oh! Che c’è?” Lei non si scompone.
“Nonna si va via. Alice saluta nonna Delfina”
“Ciao, nonna a lunedì”
Mia nonna, occhi fissi sullo schermo “Eh…povero Luciano….”
Lo chiama come se lo conoscesse da una vita e manco fosse il suo vicino di casa. “Sì nonna, vabbè dispiace però…insomma aveva 74 anni,era malato da tempo, cioè voglio dire magari mi dispiace un po’ di più per Sabani, ne aveva 54, bho’ non so….”
“ 54, 74, ma che vor dì? Che io a ottantuno devo morì?”
“Ma no, che centra…era così per dire…”
“Eh , povero Luciano….”
“E poi smettila di chiamarlo per nome…sì dispiace, ma regolati.”
“Oh, ma io c’ero affezionata, era una gran brava persona sa?”
“Sì, vabbè….via nonna noi andiamo via. Ci vediamo lunedì ma ti telefono domani, va bene?”
Lei mi guarda di traverso con un mezzo sorriso “E poi te Nina trattami bene, perché senno’ quando muoio, io non ti lascio niente!”
“Nonna, a parte il diabete e la pressione alta, te non c’hai altro.”
“Tho!Come ‘un c’ho altro! C’ho quella bella cornicina d’argento…”
“E’ di silver…”
“Di Silvia??!!(mia cugina,n.d.r.) No, bellina! E’ mia!”
“DI SILVEEERRRR!!!!!!!!!!!!!!”
“E che vor di’?”
“Finto argento”
“Ma se me l’ha regalata il tu’ nonno!”
“Appunto. Via nonna si va via.”
Intanto Alice si piega in due dalle risate.
“Ali dai un bacio a nonna, su”
“Vieni qui, ciccetta” gli dice mia nonna “che quando ricomincia la scuola, poi ci vediamo poco”
“Ma no, magari qualche pomeriggio te la porto”
“Ma perché non lo fa più il tempo ripieno?”
Alice “Ah ah, il tempo ripieno!”
“Sì nonna, comunque si dice tempo pieno”
“E io che ho detto?”
“Hai detto ripieno”
“Di Piero? Chi è Piero?”
Alice è sdraiata in terra che batte i pugni sul pavimento.
“Nonna, via ciao. A domani”

Esco con sicumera (Tiè!) e mentre sto per andar via, mi chiama mia madre.
“Simona, mi dimenticavo…ci stai te a darmi cinque euro per far fare una ghirlanda di fiori?”
“Una ghirlanda di fiori?”
“Sì, ma non lo sapevi?” mi dice abbassando la voce “E’ morto il vicino di casa di nonna, il marito della Norma, LUCIANO.”

Un genio!

Chissà noi a 80 anni……



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