No Airone No cry!
26-08-2007, 2:58 am

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Splendidi meravigliosi son tornata!!!

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Sono l’unica al mondo che non vede l’ora di tornare dalle\r\nferie perché ha nostalgia del blog!

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Ho appena appoggiato le chiappe sulla mia sedia dell’Ikea e\r\nletto i vostri commenti, e,giuro che avevo le lacrime agli occhi, grazie a\r\nIlaria e Marika e Lella per avermi scritto sms per sapere come andava,il\r\nfastidioso Valerio stizzito perché non tornavo dopo aver fatto 6 settimane di\r\nvacanza (mandate anche voi il cv alla Menarini!) Dis Ad e la sua diarrea (pare\r\nche quest anno sia un must, un po’ come il lavaggio del colon, comunque anch’io\r\nmi sono sfregiata sui fottuti coralli) Nino che è andato nei pazzi per cercare\r\nle mie omonime (Fortune Silvio di Tampa Florida è uno zio di mio padre morto\r\nquest anno!) Paola è arrivato il tuo pacco! Cinzia la regina di Photo shop mi\r\nha mandato un fotomontaggio da urlo, e la Simo vabbè un genio, Mauro grazie per\r\nla cartolina.

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Ragazzi vi adoro!

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Per quanto riguarda il mio ritorno,era meglio se prima di\r\npartire leggevo l’oroscopo,perché sono 4 giorni che i trasporti mi sono\r\navversi.

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La vacanza quest anno è stata satellitare, nel senso che io,\r\nAlessia e Ale Phibbi siamo rimasti dall’inizio alla fine, gli altri sono\r\npassati tipo satelliti in transito.

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A Paros siamo stati come “Popi”fino al momento di partire,non\r\ntanto per la nostalgia,ma perché mai come quest anno i nostri amici avevano\r\nproblemi con i mezzi di trasporto.

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Prima che qualcuno dica “senti da che pulpito” la mia paura\r\natavica degli aerei è ormai conosciuta, ma sapete anche che non ho affatto\r\npaura di volare se l’aereo è stipato di alcolici, mentre l’80% dei nostri amici\r\nha disertato per i seguenti motivi:

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-ho un problema con i charter

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-ho un problema con gli autobus

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-ho un problema con i traghetti

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-ho un problema con le ferie

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-ho un problema con le isole

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-ho un problema con voi

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(Il babbo di Ale Phibbi, quando portava lui e il fratello\r\npiccoli in vacanza in giro e loro si lamentavano dei cibo,diceva : “Voi vu\r\nstate bene ma a Via Ripoli!”)  

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A tutto questo si è aggiunto “ho un problema con i treni!” così\r\nda Paros,anziché arrivare al Pireo e prendere un treno comodo comodo per l’aeroporto,\r\nci siamo trovati a raggiungere il porto di Lavrio (?) per prendere il ””””comodissimo\r\ne rapidissimo”””” autobus per Atene.

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Il porto di Lavrio è un porto che più greco non si può,dove\r\nse non hai fatto la maturità classica non hai nessuna,dico nessuna speranza di\r\ncavartela, fortuna che il Phibbi almeno aveva studiato la matematica ed è\r\nriuscito a capire a occhi e croce la direzione degli autobus.

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A Lavrio anche i tassisti se ne fottono di dove vuoi andare\r\ne dei tuoi soldi, non ti capiscono e per evitare beghe non ti portano, un po’ come\r\nun giapponese che si trova a Lucolena in Chianti, che può solo sdraiarsi e fingersi\r\nmorto e aspettare che qualcuno lo porti via con un sacco.

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Saliamo sull’autobus,sollecitati dalle urla del bigliettaio\r\npiù incazzato del mondo,(che si è quasi fatto venire un ictus perché avevano\r\nspostato una valigia,o almeno credo perché urlava solo in greco,)per percorrere\r\n40 km attraversando il nulla, senza la più pallida idea di dove stessimo\r\nandando,col sottofondo dei colpi di tosse di un tizio con la tbc.

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Che culo amici!

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Tempo impiegato: 2 ore esatte,come andare da Firenze  a Grosseto con sosta all’autogrill,ordinando\r\nun panino Camogli,una coca Zero e una puntatina in bagno.

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Ad Atene ci attendeva il tipico clima accogliente degli\r\nincendi: temperatura 49 gradi e umidità amazzonica.

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Dopo che “ho un problema con il treno” ci ha lasciati per\r\nandare all’aeroporto in taxi, siamo ritornati ad essere “il trio all’erta e\r\npieni di brio” e sospinti dalla solita “serendipity” siamo andati a cena in un\r\nristorantino fresco e piacevole dove abbiamo scoperto un vino buuuonissimo di Santorini.

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Dopo la cena abbiamo cazzeggiato in giro e siamo finiti in\r\nun bar dove creano liquori con fiori e frutti,dove Ale Phibbi ha conosciuto un\r\npersonaggio (per avergli fracassato inavvertitamente un bicchiere addosso)

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Il personaggio in questione dopo averci dato un’occhiata e,\r\nal solito, non essere riuscito a capire l’intreccio (per chi non lo sapesse\r\nAlessia e Ale stanno insieme, tutto qui), si è prodigato in stronzate da\r\nsensitivo del “Bagaglino” dicendo cose tipo:

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A te piace correre nuda sull’erba bagnata, ti piacciono i\r\ngatti e il cioccolato fondente.

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A te piace stare in metropolitana all’ora di punta\r\nindossando un pigiama giallo, ti piacciono i cani e i sandali.

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A te piace portare un capretto sulle spalle camminando sui\r\ntrampoli e farti gettare sabbia negli occhi.

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La fiera delle supercazzole insomma,terminata quando gli ho\r\nchiesto quando Alessia avrebbe trovato l’uomo della sua vita e Ale Phibbi l’uomo\r\ndella sua al che lui è apparso confuso e ha detto qualcosa tipo “quando\r\nsmetteranno di cercare”.

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L’indomani partivamo alle 14.00, ora perfetta per me per\r\ncominciare a bere senza sembrare una signora eccentrica (Phibbi mi ha\r\nsoprannominata Peggy Guggenheim da quando ho insistito a voler bere vino in una\r\ntazza)  così bevo una birra e comincio a\r\ngirellare per il duty free dove trovo il vino di Santorini e ne compriamo 5\r\nbottiglie (la cassiera ci ha detto “potete portarne quante ne volete, tanto\r\npagate le tasse”, commento del Phibbi “potete portarne quante ne volete, purché\r\nvi entrino nel culo!”

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Con rinnovata fiducia nella vita e nella vita dopo la morte,\r\nci imbarchiamo su un aereo marcato Airone, accolti da uno staff di buffoni,fra\r\ncui uno steward identico a Raffaele Paganini (il ballerino) che fa questo mestiere perché la mamma gli ha\r\ndetto che lavorare a Zelig come avrebbe voluto lui avrebbe fatto dispiacere al\r\nbabbo.

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Ci siamo seduti nelle exit row e Raffaele ci ha sussurrato “se\r\nl’aereo cade o c’è un ammaraggio dovete permettere agli altri passeggeri di\r\nscendere…sono cose che vi devo dire così per protocollo,ma non servono a nulla…!”

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“Scusi” dico “questa è ironia o sarcasmo?”

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Ridendo si è allontanato

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“No scusi, qui c’è scritto in caso di emergenza chiamare l’\r\n199,che vuol dire che mentre stiamo cadendo devo trovarmi un telefono fisso per\r\nchiamare la Airone?”

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“Ha ha! no no a quel punto non serve più a niente”

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Ammutolita e con la fronte aggrottata anche se mi riprometto\r\nsempre di non farlo,stringo la mia bottiglia al petto, ma Raffaele mi prende il\r\nsacchetto.

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“Questa la prendo io!”

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“No…lasci perdere, mi creda, ci metto un attimo a berla, mi\r\ndia solo un cavatappi….lei faccia pure la sua dimostrazione, la prego me la\r\nridia!”

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“Signorina non insista, dobbiamo partire!”

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Scaglionata come se l’Italia avesse perso ai rigori,mi siedo\r\ne l’aereo parte.

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Ecco che comincia il solito teatrino con Ale Phibbi\r\nattaccato al finestrino “uuuhhh guarda, un cane marrone!” e Alessia che\r\nimprovvisa una pantomima coi pupi siciliani.

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Assolutamente sprovvista di benzodiazepine,assaporo il\r\nmomento in cui potrò bere qualunque cosa che mi stordisca abbastanza, ma al\r\nmomento che il carrello arriva accanto a me, si avvera la profezia di\r\nCelestino, la mia vera paura dell’aereo ipotizzata dal Phibbi all’andata: “te\r\nnon hai paura di volare, hai paura che non ti diano da bere in aereo!”

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Ecco che alla mia domanda “Cosa avete di alcolico” l’altro\r\nsteward mi guarda con un certo disprezzo ed esclama:“la nostra compagnia è contraria\r\na servire alcolici” (si ma abbiamo pagato come all’andata dove è mancato poco\r\nche ci facessero le unghie, come si spiega?? vagli a dire che non ho un\r\nproblema con l’alcool ma con tutto quello che ha a che fare col volo, sì anche\r\ncon Fabio?

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Alessia: “avete qualunque cosa che fermenti?”

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Poco incline agli scherzi mi rifila una coca e un panino di\r\ncaucciù al piccione.

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Cerco di intercettare la hostess (identica a Pulsatilla\r\nsoprattutto nella simpatia)  per sentire\r\nse posso accendere l’I pod, ma lei mi guarda come per dire “ho di meglio da\r\nfare” tipo finire “unisci i puntini”.

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Non avendo nemmeno niente da leggere,vado in bagno e mi\r\naccorgo che è peggio di quello della libreria Edison a Firenze,che a sua volta\r\nè peggio di quello di Trainspotting.

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Comincio a odiare quel posto e tutto lo staff con tutte le\r\nmie forze.

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Il volo è breve, ma se non hai un cazzo da fare,diventa una\r\nlenta agonia per quelli come me, ma cos’altro poteva accadere alla Bosco\r\nperfettamente lucida,senza niente da mangiare, da bere e da leggere,con la\r\nconsapevolezza di essere su un aereo Playmobil protetta da una cinturina (ha ha\r\nha) di sicurezza (ha ha ha) con il pilota che ha preso il brevetto a\r\nMirabilandia,che fa l’annuncio con voce strascicata “splendidimeravigliosi, e\r\nsale sale e non fa male, iuhu, ora s’atterra e vi cao sur petto!” (straconvinta\r\nche abbia bevuto la mia bottiglia) ecco, in tutto questo cos’altro poteva\r\nsuccedere?

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Che,come dice il Phibbi ,si entra in una nuvola, come dico\r\nio, si sta per morire!

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L’aereo comincia a ballare tipo Tagadà, io penso che morirò\r\ncome Lady Diana a (quasi) 36 anni, Alessia mi dice: “stringimi pure la mano!”\r\nal pronto soccorso le hanno dato 8 giorni.

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Sento distintamente quello che ho poi definito “il\r\ndifficoltoso arrancare del velivolo” e che il Phibbi ha definito (dopo avermi\r\nricordato di rimanere a Via Ripoli) una normalissima routine specialmente ad\r\nAgosto, cercando poi di impedirmi di applaudire dicendo “applaudi quando ci\r\nrestituiscono i bagagli!” per poi tornare a guardare un cane marrone.

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Distrutta ho recuperato le bottiglie e dopo solo 2 ore\r\nabbiamo recuperato le valige al “cialtroporto” di Fiumicino.

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Così dopo un giorno passato a cercare di smaltire i livelli\r\ndi stress accumulato e che mi ha fatto\r\nperdere tutta l’abbronzatura e uno a riempirmi gli occhi e il cuore dell’uomo\r\nche amo (Phibbi se fai qualche battuta ti do una testata) prendo un treno che\r\navevo prenotato per telefono (costo dell’operazione € 7) e ricordo\r\nperfettamente di aver pronunciato le parole “voglio prenotare un Eurostar” ,invece\r\nmi sono trovata su un Euronotte Napoli-Nizza insieme ad alcuni zingari con un\r\nagnello col tutù con i quali ho tenuto banco giocando a 3 carte vincendo\r\nsempre.

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Mi hanno proposto di aprire una società la “keep desk s.r.l”.

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Informazione di servizio

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Domani domenica 26\r\nagosto  presento “L’amore non fa per me”\r\nnel parco del castello Pasquini di Castiglioncello presso la Limomonia – (le\r\nvecchie scuderie adesso
\r\nristrutturate e adibite a Wine Bar), a partire dalle ore 18.00 circa.

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Oibò com’è tardi io vo ma a letto!

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Bona ugo!

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