Microfoni e microcefali
16-02-2009, 9:07 pm

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Sabato 14,come sapete,sono andata non in uno ma ben in 2 centri commerciali qui  a Roma a firmare autografi per la simpatica festa di San Valentino.

C’era un tavolino con tutti miei i libri magistralmente impilati secondo i dettami del Brunelleschi, circondato da cartonati a grandezza naturale.

Io stavo lì seduta e teoricamente i clienti, armati di carrello, che trascinavano bambini vestiti da ape dovevano venire da me a farsi autografare il libro.

 Ma anche no.

Mentre rimiravo la disposizione dei libri sistemati a spinapesce con curva semicircolare, vedo entrare Alessia P in assetto "carrambata" munita di Ale Phibbi che ormai vedo pochissimo dato che quando vado io a Firenze vengono loro a Roma.

Non ci siamo strusciati le chiappe tutti insieme come facevamo sempre in Grecia quando eravamo molto felici di aver trovato una bella casa o un bel ristorante solo perchè eravamo in pubblico.

Le ragazze del supermercato e gli organizzatori sono stati carinissimi e gentilissimi , ma il tizio improvvisatosi “animatore” della situazione a cui era stato incautamente consegnato il microfono  si è sentito improvvisamente simpatico come Fiorello e pertanto autorizzato a fare smodato uso di vocali e consonanti.

“Oggi la scrittrice Federica Bosco è qui per autografare il suo libro, fate un gesto d’amore  compratelo costa solo 8 euro e 41, Federica Bosco risponderà ad ogni vostro quesito”

Immaginavo la signora col carrello pieno che si avvicina e mi dice: Signorina scusi, dove trovo i rotoloni Regina?

In fondo a destra signora dopo i surgelati!

E continuava cercando di leggere la quarta di copertina : “Federica Bosco appa  ssionata sostenitrice della cucina”

????

Quando ha letto “ama molto la yoga” non ci ho visto più.

Vi giuro uno dei momenti più imbarazzanti della mia vita.

Leggeva la perplessità nei nostri occhi e la scambiava per incoraggiamento a continuare!

Poi,cercando ulteriormente di fare il simpatico e sentendo inesorabilmente scadere i suoi primi e ultimi minuti 15 minuti di fama, è venuto  a farmi domande a caso (sempre urlando) convinto che avrei fatto da spalla al suo delirare insensato e triste “E’ vero che Federica  Bosco fai il pane?”

Risposta quasi inudibile “si”

“Federica Bosco dice si!!!”

“E perché Federica Bosco fa il pane?”

“Perché sono rabbina”

“Federica Bosco dice che è rabbina!!!”

Vi giuro è andata avanti così per almeno 3 quarti d’ora fra gli sguardi imbarazzati di tutti gli organizzatori.

L’apice l’abbiamo toccato con “Avvicinatevi al banco,Federica Bosco è una semplice, è una come noi!”

No.

Come te no.

Mai.

Avrei firmato anche i libri di Kledi pur di togliermi di lì.

 

Cosa importante visto il dilagante e allucinante numero di stupri avvenuto in questi giorni (evitando di dirvi come la penso in proposito perché la castrazione per me è ancora poco come prezzo pagato per aver distrutto la vita di una donna e badate che queste cose le subiamo solo noi) e considerato che l’ultimo è avvenuto proprio a 2 passi da casa mia sarei per armarmi di uno di questi.

 

Vostra terrorizzata Bosco

 

 

 

 

 

 

 

 



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