La solitudine... dei primi numeri
10-12-2008, 2:09 pm

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Miei piccoli aiutanti di Babbo Natale, riprendiamo da dove eravamo rimasti e cioè da Giovedì scorso dove tranquilla,beata e ingenua scendevo dal treno a Santa Maria Novella sicura che la sera avrei avuto la presentazione a Firenze per cui avevo diramato l’informazione da qualcosa tipo 2 mesi.

La sera prima mi aveva chiamato un’amica per chiedermi come mai alla Feltrinelli le avevano detto che la presentazione era venerdì, e fingendo indifferenza, dato che l’esperienza mi ha ormai insegnato che non ci si deve fidare MAI,ho risposto dal fondo  di non so quale sicumera “Tranquilla Ele, è giovedì, si saranno sbagliati”…

Riattacco chiamo subito l’ufficio stampa e racconto la simpatica battuta degli amici di Feltrinelli e loro di rimando: “Tranquilla, Fede, si saranno sbagliati, è giovedì”…

Ed eccomi,come vi dicevo, mentre scendo dal treno, felice come una turista che mi rallegro per la bella giornata di sole e perché la sera rivedrò una quantità di gente che non vedo dalla scorsa presentazione.

Ecco che squilla il mio cellulare e il nome “Newton” mi fa sbiancare come se avessi visto un fantasma, non perché pensassi fosse il defunto Isacco che confermava la sua presenza spirituale, ma perché sentivo che stava per arrivare la bega a passo di carica.

L’esordio della telefonata ha poi confermato i miei sospetti:

 

Scena 1 . Int. Stazione SMN- Giorno

 

Federica, una giovane donna caucasica ancora piacente, risponde al telefono con l’aria di Vil Coyote che aspetta che la bomba gli esploda in mano.

 

FEDERICA

Pronto?

NEWTON

Fe…derica? Ehm….Senti, c’è stato un problema..

FEDERICA

(Bestemmiando in sanscrito fra i denti)

Quale problema?

NEWTON

Eh…non ci siamo capiti con la Feltrinelli e per loro la tua presentazione è domani….

Silenzio

ALTOPARLANTE

Il treno Eurostar  4392 diretto a Roma Termini partirà dal binario 13 anziché dal binario 11

Penso: sono ancora in tempo a prenderlo e non tornare mai più, poi penso VAFFANCULO, poi penso PORCA DI QUELLA TROIA PORCA, poi penso ancora vaffanculo e poi rispondo:


FEDERICA

E adesso cosa dobbiamo fare? Non posso avvertire 50 persone più tutte quelle che hanno letto sui giornali che è oggi, e pregarle tutte di non partire per il ponte dell’Immacolata per me no? Dubito che lo farebbero

 

NEWTON

Il fatto è che la data di stasera è già stata data via

 

FEDERICA

Perfetto, non vedo perché devo cambiare io la data, fatela cambiare all’altro chi cazzo sarà mai eh?

 

NEWTON

..Gabriele Salvatores…

 

FEDERICA

Ah…

 

Ho passato la giornata a mandare sms, mentre Santattilio (che per fortuna era a casa) scriveva a tutti l’errata corridge (porridge in questo caso).

Inutile dirvi che ho ricevuto in risposta la stessa quantità di sms e e- mail che mi dicevano: “scusa Fede,mi dispiace tantissimo ma avevo fissato il viaggio-cena-trasloco- matrimonio-  camminata sui carboni ardenti già da 2 mesi”.

Giustamente, quindi ho passato l’altra metà della giornata a riempire le 2 valige vuote che avevo portato con il contenuto di 6 scatoloni e rendermi conto che il monsone non ha risparmiato il tetto e che è piovuto bellamente in bagno.

Quando finisce l’anno bisestile?

Ed eccomi al venerdì dove il sole caldo è stato sostituito da una pioggia torrenziale con allerta meteo.

Mi sono alzata e ho guardato le cascate,ridendo,perché è l’unico modo per affrontare le situazioni alla cazzo tipo quella.

Ho preparato un bel dolce banane e cioccolato, ho comprato 3 bocce di vino rosso e sono andata alla presentazione dove la prima fila era occupata da mio fratello, Flamu,Giacomo e Mimì,Alessia P, Ale Phibbi che hanno completato la tessera a punti per il maggior numero di presenza e si sono aggiudicati una batteria di pentole.

Dis Ad invece si è aggiudicato il premio King or the parking e d’ora in poi lo chiameremo Il Piovra  re della manovra….

 

 

 

Ovviamente quando è così, ti verrebbe voglia di dire, andiamo tutti a mangiare un pizzino perché ai tuoi amici che ti vedono da una vita non gliene può fregà de meno di “cosa c’è di autobiografico nel tuo libro” e “perché non ti piace essere considerata la Bridget Jones italiana” fortuna che la responsabile della F. ha fatto una quantità di domande a cui si è data spesso risposta, risparmiando loro l’agonia mortale.

Quando la relatrice ha chiesto se ci fossero domande mio fratello ha chiesto “Fede, c’hai mica 100 euro da prestarmi?”

Questo per farvi capire un po’ il clima e non contento ha proseguito facendomi firmare autografi su libri altrui..

 

 

Finita la presentazione siamo rimasti noi 5, io con una borsa con 3 bottiglie, il cavatappi e i bicchieri (abitudine che voglio consolidare) e tutta la notte davanti e come “serendipity” vuole, ci siamo stappati la bottiglia lì per strada e, all’americana, abbiamo passeggiato per una Firenze come sempre deserta, e siamo andati a bere sul Ponte Vecchio da dove abbiamo goduto della vista un Arno incazzato nero, immaginando quanto ci avrebbero messo i pisani a ricevere le nostre bottiglie con dentro messaggi di scherno!

Ed è stata una serata straordinaria.

Poiché mi sono dilungata assai, nei prossimi giorni vi racconterò com’è andata a Roma e a Varese che anche lì ce n’è di materiale…

 

Vostra keeping the faith Bosco

 



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