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23-09-2007, 9:58 pm

Estratto in formato solo testo
articolo originale e commenti su: http://www.federicabosco.com/blog/index.php/post/8933/



Dopo questi post meravigliosi cambierò di sicuro palestra,ma ho adorato “la si moveva la pareva unta” che si unirà al mio epitaffio “La Bosco la vendeva bene”.

E ora eccomi a raccontarvi del mio “uichend” a Roma,dove pensavo ingenuamente di incontrarmi con Lella e Calerio per una simpatica cena alle “Fraschette”.

Le fraschette (di cui ignoravo l’esistenza non essendo di Roma), sono delle specie di osterie dove ti danno il coperto, pane e vino e poi ordini quello che ordineresti all’alimentari:porchetta, affettati, formaggio, e ciambelline al vino che ti portano nella carta nel negozio e costa una cifra onesta tipo 15 € a testa.

L’idea era partita da Lella che aveva prenotato ad Ariccia (a li Castelli) per se e i suoi amici, poi per me e i miei, e infine per Calerio e i suoi, risultato una ventina di persone che il padrone del locale non sapeva già tanto bene come gestire.

Mentre, tutta gasata all’idea di rimpinzarmi come un tacchino,canticchiavo insieme al mio fidanzato una canzone creata apposta per l’evento (Ariccia Ariccia stiamo a’ arriva…Ariccia Ariccia..pè magnà!”Sull’aria di Aicha di Khaled) Lella mi chiama alle 7.30 per dirmi che ignorava l’esistenza  della Notte Bianca di Ariccia e perciò vista la difficoltà di parcheggio e il casino conseguente si vedeva costretta a rinunciare, per  ripiegare su un ristorante messicano.

Ma noi no,non basta una notte bianca per dissuadere il Club Amici della Gotta e così complice la notte ci siamo diretti a Frascati dove,dopo aver girato come trottole per trovare un parcheggio e aver quasi dovuto pagare uno per convincerlo a darci il suo posto, alle 10.30 siamo riusciti a poggiare i nostri deretani alla fraschetta “Da Trinca”.

Stamattina avevo un alito che sorprendeva me stessa, il mio fidanzato ha commentato dicendo: “E’ normale amore, hai mangiato un suino morto!”

 

Come tutti voi sapete affitto una ca…una tana a Roma. Per l’esosa cifra di € 750 ho 12 metri quadrati vicino alla Moschea,però è un terzo piano con l’ascensore e comunque sono pur sempre i famigerati Parioli.

Chi è di Roma sa che questi sono i prezzi e, anzi, tutte le volte che dicevo quanto pagavo era un coro di “MACCHECULO!” , quando mia mamma per la stessa cifra affitta 80 mq più giardino all’Impruneta. Perciò “che culo” mi è sempre sembrata un’espressione leggerissimamente esagerata, comunque per tutta la durata del corso di sceneggiatura ne avevo veramente bisogno poi, finito il corso a Luglio, mi sono trovata a scucire la stessa cifra per una mia presenza di 2 giorni al mese.

Ieri in macchina ne parlavo,sempre con il mio solito tono fatalista,alla mia pragmatica metà:

Io:“Ma…sai se poi salta fuori qualche lavoro interessante avere una casa a quel prezzo è talmente difficile qui a Roma e poi...come faccio a ritrovarne una così e poi…sai come funzionano queste cose, ti chiamano da un giorno all’altro..”

Lui: “Mmm…sì è vero, ma sai quanto ti costa l’affitto di un anno? Sono 9000 euro, sai quante cose ci puoi fare con 9000 euro?”

Io: NOVEMILAEUROOOOOOOO????????????

Lui: Sì, non hai fatto il conto?

Io: Ma lo sai che ho un problema con i numeri!

Quando la matematica è un’opinione…

Un secondo dopo ero al telefono col tipo dell’agenzia per dirgli che gliela lascio a fine Settembre.

Non ha battuto ciglio perché sa perfettamente che il tempo di mettere il cartello e avrà la fila fuori.

E poi mi sento dire:“Ora mi fa una gran fatica fare il trasloco,torno fra 2 lunedi e porto via la roba!”

“Non per essere pedante, ma fra 2 lunedì è…il 1 Ottobre!”

“ODDIOMAE’UNCOMPLOTTO!”

Era l’una, alle 2 e mezzo Alessia P e Ale Phibbi mi aspettavano dall’altra parte della città per tornare a Firenze, senza contare che alle 3 giocava la “Maggica” e lui doveva essere in tenuta da partita sul suo divano.

Le 2 o 3 cose che pensavo di avere,nel giro dei mesi erano diventate 3000:vestiti, libri,giornali, creme, scarpe, roba da mangiare,cuscini,coperte sembravamo 2 rom sfollati dal campo nomadi.

 

Dove andrò le prossime volte? Ma da Calerio ovviamente, anche se ancora non gliel’ho detto..

Vostra sfollata Bosco



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